Azienda:

Keter Plastic è una multinazionale anglo-israeliana leader mondiale nei prodotti in resina per la casa e il giardino. Dal 1948, anno di fondazione, Keter si impegna ad ispirare le persone per creare i propri spazi: dalle case ai giardini, con prodotti innovativi e di qualità. 

L’attività dell’azienda è stata riconosciuta a livello internazionale da numerosi premi tra cui Red Dot Design Awards (2010, 2011, 2013), dall’ID Annual Design Review (2010) e dal DIY Product of the Year (2010), tra gli altri. 

 

Brief:

Per il progetto l’azienda richiede l’ideazione di nuove proposte per armadi in resina considerandone la destinazione d’uso: dall’esterno, principale campo di interesse di Keter, all’interno per abitare la zona più nobili della casa, il living.

I vincoli progettuali da tenere in considerazione erano il materiale plastico, le dimensioni del modulo di armadio attualmente in produzione, e la realizzabilità produttiva

 

Descrizione Progetto:

Per realizzare questo sistema di organizzazione, si è colta la sfida di progettare un armadio per la zona living della casa, sfruttando e mettendo in risalto i pregi del materiale principale di cui l’azienda è produttrice: la plastica. 

Normalmente essa viene percepita come materiale di bassa qualità, con Serif si è andati a cambiare la sua percezione utilizzando finiture eleganti giocando con le trasparenze. La sua peculiarità è quella di riuscire a cambiare il suo aspetto nel tempo perché cela un forte carattere interno che emerge in modo diffuso grazie alla texture e opacità del materiale.  Infatti l’intero armadio muta costantemente la sua estetica grazie agli oggetti che vengono riposti al suo interno. 

Inoltre è stata progettata una linea di accessori per la sistemazione e organizzazione degli spazi all’interno della struttura. 

Essi giocano con accenti cromatici, per conferire un aspetto gradevole all’armadio una volta posizionati al suo interno.

Serif è il nome scelto per il progetto, esso è stato conferito per una peculiarità estetica dell’armadio. Infatti ai suoi estremi delle ante, visto dall’alto, esso presenta due “grazie” proprio come quelle dei caratteri tipografici. Da qui nasce il nome “Serif”, nominativo attribuito ai caratteri che presentano grazie. Questi dettagli non sono esclusivamente estetici, bensì hanno funzionalità pragmatiche: permettono di essere sfruttate per creare uno spazio utile per l’apertura e la chiusura evitando di creare maniglie sporgenti. 

 

Docente: 

Matteo Zorzenoni 
Alessandro Rea

 

Studenti:

Terzo Anno — Sezione C

Bisinella Samuele
Gioco Mimma
Toffoletto Beatrice
Maugeri Antonio
Faggiorini Luca 

 

Categoria:

Product