In&Out project – Telecomando piano

“Ho pensato così ad un telecomando universale privo di tasti, utile negli alberghi, nei residence e nei luoghi in qui questo prodotto è utilizzato spesso. Il telecomando in se è uno degli oggetti più sporchi della casa, tra i tasti si ferma lo sporco e difficilmente si riesce a pulire, ma grazie al telecomando touch basterà una passata di straccio e il telecomando sarà come nuovo, e privo di germi. Questo prodotto è del tutto nuovo, non esiste sul mercato, quindi oltre ad essere funzionale è anche innovativo. Per la realizzazione di questo oggetto è servito un micro processore Arduino, un sensore di prossimità, una batteria ed un Led da 5mm, inoltre, per non penalizzare in design, è stata progettata e stampata la scheda elettronica su misura. Tra le tre proposte estetiche è stata scelta una forma nuova in questo settore, si tratta di telecomando ottenuto dall’estrusione di metà sfera che si riduce leggermente verso la fine.

Dalla ricerca di mercato che è stata fatta ho potuto notare che negli ultimi anni in numero dei tasti dei telecomandi si è ridotto notevolmente, arrivando ad avere solo i tasti di accensione, di conferma, di cambio canale e di volume. Sanitel sarà il nome del telecomando, si tratta dell’unione della parola sanità e telecomando. Le dimensioni d’ingombro del telecomando sono: 164 X 26 X 24cm. Il telecomando è stato progettato per essere stampato in 3D, quindi questo giustifica la dimensione dello spessore delle pareti del telecomando, se invece dovesse andare sul mercato dovrà essere stampato ad iniezione. Per ottenere le grafiche sul prototipo, queste sono state stampate su un foglio adesivo, ma per una vasta produzione industriale dovrebbero esse stampate con serigrafia a tampone. La progettazione del 3D non ha presentato complicazioni o problematiche particolari, è stato ottenuto con semplicità, ed anche la successiva stampa in ABS non ha avuto complicazioni, il telecomando si riesce a chiudere, anche comprendendo al suo interno il componentistica elettronica. Questo progetto è stato molto utile per farci capire che fare design non significa solo fare la forma bella, ma anche progettare l’interno dei prodotti, i loro sistemi di apertura e funzionamento.”