Introduzione alla progettazione – Collezione Blown
Brief
Sviluppo di una tesi di progetto di tipo re-interpretativo o sperimentale sul prodotto. Il progetto dovrà rispondere alle caratteristiche dell’azienda selezionata e valorizzarne l’identità, rispettarne i limiti di produzione e considerare gli aspetti socio-culturali contemporanei.
Descrizione dell’azienda.
Zanotta nasce a Nova Milanese nel 1954 dal suo fondatore Aurelio Zanotta. All’inizio della sua apertura essa si concentra sulla produzione di divani e poltrone, mentre con il passare del tempo la sua collezione diventa più varia comprendendo prodotti come complementi di arredo, sedie, tavoli e letti.
La sua produzione è caratterizzata per essere 100% Made in Italy. Nelle collezioni Zanotta, i pezzi presenti sono spesso icone del design italiano ed realizzatati da figure rinomate. L’azienda è nota per riuscire a mantenere
un rapporto stretto tra tradizione ed innovazione.
I prodotti sono famosi per il loro stile “senza tempo”
ed l’utilizzo di innovazioni tecnologiche, in modo intelligente e ragionato.
Molti di questi sono esposti in diversi musei in tutto il mondo. Gli articoli Zanotta sono pensati per per potersi inserire in qualsiasi tipo di contesto e senza pretendere l’appartenenza ad uno stile. Uno dei loro punti focali,
è quello di realizzare oggetti che giocano molto sull’ironia sia per il loro stile sia per l’uso del materiale. Infatti, Zanotta si occupò di promuovere e supportare il movimento del radical design, dove in questa corrente i progetti univano l’avanguardia e lo stile italiano, che si contraddistingueva dal resto del mondo.
Tipologie di prodotto identificate.
Un assunto che rimane ancora valido, e che vede nel
“bello, fruibile e duraturo” l’obbiettivo che tutti cercano nel design di oggi, e che Zanotta considera irrinunciabile per gli oggetti della sua collezione, ognuno dei quali destinato alla vita di tutti i giorni. Nello specifico il catalogo Zanotta tocca prodotti di forniture design legati al mondo del living come divani, poltrone, sedie e sgabelli; ora prodotti per la zona pranzo come tavoli, consolle fino ad una produzione dedicata al design di scrivanie, letti
e comodini per la zona notte.
A catalogo, Zanotta, vanta inoltre la collezione “Edizioni”: sedici tra i più eccentrici ed iconici prodotti di design alimentati dallo stretto dialogo con l’arte contemporanea.
Sedie, armadi e tavolini firmati dai grandi designer del radical design come Bruno Munari, Ettore Sottsass e Alessandro Mendini vengono ora prodotti dall’azienda di Nova Milanese immettendo nel mercato in piccole e limitate serie, oggetti dedicati a coloro che sanno distinguere l’originalità dalle repliche.
Ad oggi il catalogo Zanotta invece non tocca categorie di prodotti come librerie o lampade, concentrando inoltre una scarsa attenzione ai mobili da giardino o da esterni.
Tra le produzioni più storiche ed iconiche di Zanotta troviamo la poltrona gonfiabile Blow, disegnata nel 1967 da Jonathan De Pas, Donato D’Urbino e Paolo Lomazzi.
Primo oggetto di design pneumatico italiano, simbolo del nuovo stile libero e leggero del radical design, pensata per l’arredo di interni ed esterni.
Nonostante la poltrona sia ormai fuori produzione, Blow è ancora oggi considerata un oggetto-icona del design Pop e, come simbolo dei mitici anni Sessanta, viene presa a rappresentazione dello spirito di provocazione e rottura e dei cambiamenti socio-culturali di quegli anni, oltre ad essere una conferma di come Zanotta abbia coniugato nel tempo ricerca e promozione di prodotti sperimentali per un pubblico evoluto, non tralasciando mai quel pizzico di ironia che ha sempre contraddistinto l’azienda. A cinquantacinque anni dalla nascita di Blow, la ventata d’aria fresca che porta il disegno dello studio DDL firmato da Zanotta è tutt’ora senza tempo.
Materiali
Dal punto di vista dei materiali Zanotta utilizza nei suoi oggetti i materiali principi della grande produzione industriale, come tubolari in metallo, pelli colorate e laminati plastici, portando questo concetto fino all’estremo con i fratelli castiglioni, che integrano nei propri prodotti pezzi di altri prodotti esistenti, minimizzano così i costi di produzione e massimizzando l’accessibilità da parte del pubblico.
Esempio di ciò è inoltre anche la poltrona sacco, che si rivolge proprio agli scarti industriale per creare una poltrona tanto comoda quanto semplice ed economica (almeno prima che diventasse un icona).
Elenco Materiali:
metallo pressofuso
estrusi metallici
vetro
marmi
pelli naturali e colorate
tessuti sintetici e naturali
legno
Colori
Famosa soprattutto per le collaborazioni instaurate con i principali attori della rivoluzione postmoderna in Italia, da sempre Zanotta si caratterizza per l’utilizzo di tinte piatte sature e sgargianti, tipiche proprio di questo periodo, che
però integra ancora in molti dei propri prodotti.
Importanti anche dal punto di vista identitaria è il vasto utilizzo di tinte non derivati dalla verniciatura ma caricate direttamente all’interno delle materie plastiche, tratto tipico dell’esaltazione delle nuove possibilità tecnologiche nell’industria italiana dei primi anni ’70 del novecento.
Linea generale della produzione Zanotta
La produzione Zanotta si concentra, come loro punto focale, sulla qualità delle lavorazioni e dei materiali utilizzati; portano avanti da anni il valore dell’artigianato Italiano nel mondo. Si contraddistinguono dal resto delle aziende di furniture per il netto contrasto tra l’innovazione proposta dai articoli e la tradizionalità della loro catena produttiva, legata principalmente alle pelli e ai tessuti.
Tuttavia l’aggiornamento delle catene produttive con sistemi più moderni è avvenuto anche nei loro stabilimenti: è infatti comune vedere nei loro prodotti, lavorazioni dei metalli come la pressofusione, la piegatura bidimensionale su rulli o la piegatura a tre assi su macchinari CNC.
Per quanto riguarda i polimeri e i materiali compositi, Zanotta applica lavorazioni come lo stampaggio a iniezione e, di nuovo, la pressofusione. Molti prodotti inoltre sfruttano l’ausilio del legno multistrato plywood, modellato con tecniche di laminazione per non minare l’integrità e la resilienza del pezzo. La progettazione dei prodotti Zanotta e basata su un disegno consapevole e intelligente, ciò consente di risparmiare in fase di produzione e ingegnerizzazione dei manufatti e di poter, di conseguenza, investire molto di più in tutto ciò che riguarda la qualità dei materiali e dei dettagli.
Temi etici e sostenibilità.
Zanotta, sul fronte del prodotto, in ogni attività progettuale, produttiva e distributiva presta attenzione all’ambiente, con consapevolezza, attenzione e ricerca su questa tematica molto delicata.
Nel corso degli anni l’azienda ha attuato strategie mirate a ridurre l’impatto ambientale dei propri impianti e processi produttivi.
Il loro obbiettivo, nella sede produttiva di Nova Milanese, sarebbe raggiungere le ‘zero emissioni’ – nell’aria, nell’acqua e nel suolo.
L’innovazione e l’attenzione prestata sul tema ecosostenibile è rappresentata dal simbolo SACCO GOES GREEN, il quale non è un prodotto fine a stesso, ma l’inizio di un nuovo percorso di ricerca e sperimentazione sui materiali riciclati e i biomateriali.
Sacco, ideato nel 1968 dagli architetti Gatti, Paolini e Teodoro, messo in produzione nel 1969 da Zanotta.
L’imbottitura, nell’edizione green è costituita da microsfere BioFoam® di Synbra: una bioplastica (PLA) ottenuta dalla canna da zucchero, paragonabile e in sostituzione all’EPS (polistirolo espanso ad alta resistenza) per struttura, proprietà e performance tecniche.
Il rivestimento, l’involucro é realizzato con ECONYL®, un filo di nylon rigenerato, ricavato da reti da pesca, scarti di tessuto e plastica industriale.
Il filo può essere rigenerato, ricreato e rimodellato all’infinito senza usare altre risorse naturali del Pianeta.
Notiamo quindi che già dal ’68, l’azienda ha voluto assimilare
e ingegnarsi nel tema ecosostenibilità.
Però, ci accorgiamo, analizzando i prodotti venduti da Zanotta che, principalmente, la loro sperimentazione, ricerca e sviluppo si concentra sui fattori che determinano la lunga durata di un mobile.
Sono sicuramente attinenti al principio basilare del “buon design” che porta a scelte ragionate, anche ecosostenibili ma sopratutto con valori e qualità importanti quali: disassemblabilità, ergonomia, scelta di materiali atossici e anallergici, riciclabili e non soggetti
a rapida obsolescenza, impiego di tecniche di prova standardizzate per resistenza, funzionalità e durata dei prodotti.
Come loro stessi ci confermano, quindi Zanotta pratica un design fruibile, etico e sostenibile, mirato alla cura e definizione della ricerca della sintesi progettuale. La qualità italiana, legata al prestigio di un pezzo autentico italiano, la cura minuziosa dei dettagli e finiture, la funzionalità, il comfort, la sicurezza e la durata nel tempo, sono da sempre caratteristiche distintive e riconoscibili nel marchio Zanotta.
Prototipia e sviluppo del concept
Dopo l’analisi e la ricerca svolta, abbiamo tenuto come filo conduttore l’iconica poltrona “Blow”, e siamo giunti a una tesi di progetto re-interpretativa, ricordandoci di tutte le caratteristiche di Zanotta, l’identità dell’azienda,
le capacità produttive e socio-culturali legati appunto
ad essa.
L’uso del pneumatic design è fondamentale, si tratta di un elemento gonfio d’aria, nel nostro caso un tubolare trasparente dal diametro di cinquanta centimetri, per riprendere colore, forma e materiale della Blow.
Da questo punto di partenza abbiamo deciso di creare
e sperimentare.
Grazie alla prototipia, quindi il maneggiare fisicamente il nostro modulo, abbiamo trovato nuove forme ispirate alla blow, ricche di organicità, sinuosità e malleabilità.
Come riferimento standard siamo partiti da palloncini modellabili, moduli tubolari da cinque centimetri di diametro, riutilizzando le proporzioni del palloncino stesso ingrandite in scala 1:1, ottenendo un’altezza di seduta da terra di cinquanta centimetri.
Abbiamo mantenuto il modulo del palloncino, sfruttandone il diametro e variando la lunghezza, a seconda del disegno del progetto, per ognuna delle quattro poltrone sviluppate.
Lo stile fotografico scelto vacilla tra i grandangoli dei
fish-eye e la “nuova” estetica Y2K.
Questo stile dà all’immagine un tono surrealista e un’estetica sicuramente pop. L’ambientazione che vogliamo dare ai nostri render ed agli scatti fotografici è un effetto distopico e sognante. Un utilizzo di colori accesi e luci tenui, insieme ad un uso di una grana retrò conferiscono alla comunicazione unicità e stile.
In occasione del cinquantacinquesimo anno dalla nascita dell’iconica poltrona “Blow” dello studio DDL (prodotta da Zanotta dal 1967), abbiamo voluto riportare in auge, in chiave moderna, il suo stile e i suoi elementi caratteristici con una comunicazione ovviamente pop, ma attenta a rendere la poltrona un oggetto contemporaneo e non un semplice omaggio al design radicale degli anni sessanta.
Presentiamo oggi la “Collezione Blown”.
Corso:
Design del prodotto
Docente:
Sebastian Renga
Studenti:
Michele Bellinaso – Gianluca Bergo – Beatrice De Anna – Giulia Canal – Alessandro Viola